Mafia, il 90% delle aziende è destinato al fallimento
Mafia, il 90% delle aziende è destinato al fallimento
del 03/12/2013
di: La Redazione
Il 90% delle attività produttive sequestrare, e poi confiscate, alle mafie fallisce. A partire da questi dati, e alla luce di una normativa legislativa ancora piena di lacune, la regione Calabria ha deciso di scendere in campo per salvaguardare le attività produttive e di conseguenza i rapporti di lavoro delle aziende sequestrate. Con l'appoggio dell'assessorato alle attività produttive, quindi, è stato creato un apposito Tavolo di Confronto di cui fanno parte rappresentanti della magistratura, delle associazioni di categoria e degli ordini professionali. In questo senso i commercialisti calabresi (con un apposito gruppo di lavoro coordinato da Maria Luisa Campise) oltre a proporre, quale regola strutturata, la possibilità di destinare in ogni bando regionale una quota di risorse specifica alle aziende sottoposte a sequestro, hanno proposto altre idee. Innanzitutto istituire uno specifico fondo di garanzia regionale, che grazie ai Consorzi fidi sul territorio, possa essere utilizzato dall'amministratore giudiziario a garanzia delle linee di credito concesse dalla banche fino al giorno prima del provvedimento di prevenzione. Tra le proposte, poi, si pensa a favorire la creazione di sinergie tra aziende per la rotazione delle commesse e la nascita di una rete virtuosa che consenta di far rientrare l'ex azienda mafiosa in un circuito di legalità. E poi ancora prevedere l'introduzione di specifiche agevolazioni fiscali delle imprese sequestrate e confiscate e organizzare specifici percorsi formativi per i lavoratori delle aziende sequestrate in previsione dell' eventuale costituzione di cooperative di lavoratori di azienda confiscate. Tutte proposte che l'Assessore regionale alle attività produttive ha assicurato saranno messe in atto.