
La questione tributaria riverbera i suoi effetti anche sui temi di natura previdenziale. Per quanto riguarda i contributi soggettivi, secondo l'Irdcec questi restano dovuti dai singoli soci alla cassa di appartenenza, calcolando l'importo sul reddito personale netto denunciato ogni anno. Diverso il caso della contribuzione integrativa, in quanto la stp è iscritta all'ordine (seppure in una sezione speciale) al pari dei suoi soci professionisti. Secondo l'Istituto la necessità di applicare il contributo integrativo all'intero fatturato della società «presuppone l'irrilevanza dell'eventuale presenza di soci non professionisti». Sottrarre al prelievo la quota dei corrispettivi di competenza dei soci tecnici o investitori si tradurrebbe infatti «in un vantaggio competitivo delle stp rispetto ad altre forme di esercizio della professione, sia in forma individuale che collettiva», in quanto a parità di prestazione il costo finale per il cliente sarebbe inferiore che negli altri due casi.