Per saldare i debiti della pubblica amministrazione nel 2014, il plafond deve essere ampliato. Questa la linea che accomuna i 252 emendamenti presentati ieri in Commissione bilancio al Senato, dai gruppi parlamentari. I relatori Giorgio Santini (Pd) e Antonio D'Alì (Pdl), hanno poi preannunciato un emendamento, riassuntivo, «per introdurre poche, selezionate e significative modifiche». Per risolvere il problema del plafond, da i principali gruppi parlamentari, è stato presentato un emendamento relativo alla possibilità di introdurre un meccanismo che stabilisca le priorità dei pagamenti, tra imprese e banche. Solo da queste ultime infatti, può arrivare la liquidità necessaria per ampliare la copertura finanziaria utile per saldare i debiti della p.a. Tra gli altri emendamenti proposti, anche quello relativo alla semplificazione del sistema di certificazione del credito. Secondo il relatore Giorgio Santini infatti, «deve essere introdotta la possibilità del silenzio assenso da parte dell'amministrazione, senza che le imprese debbano così attendere una risposta da parte degli enti, relativamente all'esistenza del rapporto di debito credito».
Affrontata infine anche la questione relativa al patto di stabilità. Tra le proposte infatti, anche quella relativa all'allentamento delle sanzioni, per quei comuni che, per non rimanere indietro con i pagamenti verso le imprese, hanno sforato il patto di stabilità.
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