
Con un decreto ministeriale firmato il 26 aprile 2013 - uno degli ultimi atti normativi dell'esecutivo targato Mario Monti - pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 29 aprile 2013 n. 99, è stato infatti spostato in avanti il termine inizialmente previsto del 30 aprile che slitta ora al 16 maggio.
Come logica conseguenza anche i sostituti d'imposta avranno a loro volta un più ampio termine, fino al 14 giugno 2013 anziché entro l'originario 31 maggio, per consegnare ai contribuenti la dichiarazione dei redditi dagli stessi elaborata.
La notizia di questa prima proroga che riguarda il calendario delle dichiarazioni del 2013 è contenuta in un comunicato stampa delle entrate diffuso nella giornata di ieri.
Le motivazioni alla base di questo primo slittamento delle scadenze dei dichiarativi sembra siano da ricercarsi nel ritardo con il quale i titolari di redditi di pensione starebbero procedendo al prelievo dei loro modelli Cud dal sito dell'Istituto nazionale della previdenza sociale.
Se fosse davvero questo il motivo della mini proroga concessa ai sostituti d'imposta c'è da prevedere che nel prossimo futuro anche le altre scadenze, legate sia al modello 730 sia al modello Unico delle persone fisiche, debbano essere riviste.
In questo senso il comunicato stampa di ieri precisa come non sia oggetto di alcuno slittamento il termine del 31 maggio 2013 entro il quale i contribuenti devono presentare il modello 730/2013 presso i Caf o gli intermediari abilitati.
È del tutto evidente però che se l'operazione prelievo telematico dei modelli Cud 2013 continuerà a procedere a rilento, anche la scadenza da ultimo menzionata non potrà essere rispettata.
In effetti quella del prelievo obbligatorio dei modelli Cud 2013 non è un'operazione semplicissima soprattutto se si tiene conto della platea dei soggetti ai quali si rivolge che potrebbero anche avere più di una difficoltà ad interagire con la rete. In queste situazioni l'unica possibilità è quella di delegare un terzo al prelievo del modello Cud con la necessità però di munire preventivamente lo stesso di apposita delega.
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