Consulenza o Preventivo Gratuito

Legge di stabilità, ritocchi su comuni ed esodati

del 25/10/2012
di: La Redazione
Legge di stabilità, ritocchi su comuni ed esodati
Cambiano le voci, ma il messaggio è sempre uguale: la legge di stabilità va profondamente modificata. Essa presenta alcuni capitoli positivi ma su alcuni temi, come gli enti locali, la scuola e gli esodati, «va modificata, corretta, migliorata», ha affermato il relatore Pier Paolo Baretta (Pd), aggiungendo che un intervento di «restyling» sarà possibile solo «se si formerà, anche con le necessarie mediazioni, una larga intesa nella maggioranza parlamentare sui risultato da raggiungere». Baretta invita a verificare se a copertura delle misure possano andare i 900 milioni su cui il Parlamento potrebbe voler decidere le destinazioni, i risparmi che potrebbero arrivare dai minori interessi a fronte dell'abbassamento dello spread «che sono un polmone da non sottovalutare», le risorse derivanti dallo scostamento dello 0,5% consentito dal fiscal compact per il pareggio di bilancio. Per gli enti locali, Baretta pensa all'allentamento del Patto di stabilità. Quanto alla scuola, il relatore invita a stralciare un intervento sostanzialmente «riorganizzativo». Quanto agli esodati, «una soluzione va trovata», ha precisato Baretta dopo che la commissione Lavoro ha approvato un testo che punta a salvaguardare anche la platea del biennio 2013-2014, attraverso un contributo di solidarietà del 3% sui redditi oltre i 150 mila euro l'anno. Poi ci sono le norme sulle cooperative sociali («determina conseguenze rilevanti sulla competitività e la occupazione del settore»), sui patronati («intervento improprio»), sulle pensioni di guerra e lavoratori affetti dalle conseguenze dell'amianto, disabili che sono «categorie particolarmente svantaggiate e sulle quali non è opportuno intervenire con dei tagli, soprattutto in questa congiuntura e al di fuori di uno schema organico di razionalizzazione». La commissione Finanze della Camera nel parere sul provvedimento ha invece deciso di focalizzare una serie di punti chiave: adottare tutte le misure utili per evitare l'innalzamento dell'Iva, specificare l'ambito di attuabilità delle agevolazioni per l'incremento della produttività del lavoro, definire meglio il concetto di riconducibilità per l'applicazione delle franchigie per evitare di creare incertezze e, conseguentemente, l'insorgere di contenziosi fiscali. «Dall'esame del provvedimento», ha affermato il presidente della commissione Gianfranco Conte (Pdl), «stanno emergendo molti dubbi e forti incertezze sui vantaggi del cittadino/contribuente. Mi sembra che, a invariabilità dei saldi, il provvedimento abbia bisogno di una profonda rivisitazione. D'altro canto le richieste che emergono dai partiti che appoggiano il governo sono coincidenti».

vota