
Inoltre, per effetto dell'innalzamento dell'età per il diritto all'assegno sociale, con stessa decorrenza dal 2013, la pensione d'inabilità civile, l'assegno mensile di assistenza agli invalidi parziali e la pensione non reversibile ai sordi, verranno concesse, a seguito del riconoscimento sanitario e sussistendo le altre condizioni socio-economiche previste, a soggetti di età non inferiore al 18° anno e fino al compimento del 65° anno e tre mesi.
L'Inps, ancora, spiega che i cittadini che hanno presentato domanda di assegno sociale e compiono i 65 anni entro il 31 dicembre 2012, in presenza degli altri requisiti socio-economici necessari, conseguiranno il diritto alla prestazione secondo la normativa previgente. Allo stesso modo anche gli invalidi civili titolari di inabilità, assegno mensile e pensione non reversibile ai sordi, che compiono i 65 anni entro fine anno, conseguiranno il diritto all'assegno sociale sostitutivo, secondo la normativa previgente.
Dal 1° gennaio 2018 l'età per aver diritto all'assegno sociale, nonché per il conseguimento degli assegni sociali sostitutivi dell'assegno mensile di assistenza a favore dei sordomuti e della pensione di inabilità civile e dell'assegno mensile a favore dei mutilati e invalidi civili, è incrementato di un anno a cui si va aggiunta la speranza di vita. Da ciò consegue che, dall'anno 2018, l'età per il diritto alla pensione d'inabilità civile, all'assegno mensile agli invalidi parziali e alla pensione non reversibile ai sordi è fissato dal diciottesimo anno fino al compimento del sessantaseiesimo anno a cui va aggiunto il periodo di incremento della speranza di vita.