
Il primo tassello è, dunque, il salto in avanti dell'età per andare in pensione: si va verso l'innalzamento dell'età richiesta per il retributivo a 70 anni con gradualità a partire dal 2014 e fino al 2019 (elevando la soglia di sei mesi ogni anno); resta, inoltre, ferma la possibilità per i geometri di usufruire del trattamento di vecchiaia mediante il «mix» fra meccanismo di calcolo retributivo e contributivo a un'età inferiore, prevedendo anche in questa circostanza una crescita progressiva dell'età anagrafica dagli attuali 65 ai 67 anni. A seguire, la Cipag introduce i requisiti dell'assicurazione generale obbligatoria per la pensione contributiva, sempre operando un aumento dell'età degli iscritti (da 65 a 67 anni, con un'aggiunta di sei mesi ogni anno): la prestazione potrà essere liquidata in favore di coloro che abbiano almeno 20 anni di versamenti effettivi con un ammontare mensile della prima rata della pensione non inferiore a 1,5 volte l'importo mensile dell'assegno sociale. Si prescinde da tali parametri soltanto per il pensionando di 70 anni con 5 anni di anzianità contributiva.
Quanto, poi, alle indicizzazioni, i redditi presi a modello per le pensioni retributive non saranno più rivalutati al 100%, ma al 75%, nel rispetto del pro rata: per quelle superiori ai 1.500 euro mensili lordi è previsto il blocco della rivalutazione nel biennio 2013-2014, mentre per quelle oltre i 35mila annui il «congelamento» proseguirà anche nel quinquennio 2015-2019. Un limite che, fa sapere la cassa, verrà rivalutato nel tempo, naturalmente seguendo l'andamento degli indici Istat. Invece, con l'obiettivo di incrementare la platea, sarà consentita l'iscrizione alla Cipag a tutti i professionisti che figurano in albi, elenchi, ordini, registri e associazioni vincolati al versamento dei contributi all'istituto previdenziale dei geometri. Ai più giovani, infine, viene destinato l'accredito figurativo dell'intera contribuzione soggettiva ai fini della determinazione del montante contributivo per il calcolo delle pensioni di vecchiaia e anzianità, in futuro liquidate dalla cassa.