
Le misure. Quattro i principali punti delle delibere approvate dai ministeri vigilanti. Il primo: il riconoscimento sine die del contributo integrativo al 4% (già confermato il 10 gennaio scorso «nelle more della emanazione del Decreto Interministeriale di approvazione»). Il secondo: l'aumento dell'aliquota di contributo soggettivo: l'11% per gli anni 2012 e 2013 e 12% dal 2014; scompare di conseguenza il tetto massimo dell'aliquota al 17%. Il terzo: il riconoscimento di un trattamento proporzionalmente superiore a quello calcolato sulla base del solo contributo soggettivo versato, in misura crescente al crescere della aliquota di versamento prescelta e in funzione dell'anzianità maturata con il metodo di calcolo contributivo, attraverso l'utilizzo di una aliquota «di computo» superiore a quella «di finanziamento». Il quarto: la rateizzazione delle eccedenze contributive per chi non ha versato quanto dovuto. Il pacchetto di misure, sottolinea una nota della Cnpadc, è concepito per generare maggiori entrate che, nel sistema contributivo di riferimento della Cassa, andranno a finanziare migliori trattamenti pensionistici A specifica salvaguardia delle fasce categoriali più deboli, la premialità viene riconosciuta anche nel caso di versamento del solo contributo fisso minimo, il cui importo non è stato aumentato
Il commento. «È giunto a conclusione un impegnativo percorso che permette alla Cassa di vedere garantita, con sempre maggior fiducia, oltre alla sostenibilità del sistema, anche la maggior adeguatezza delle prestazioni previdenziali che andrà ad erogare», dichiara a caldo il presidende dell'ente Walter Anedda. Che aggiunge: «Gli interventi approvati concorreranno a migliorare i trattamenti previdenziali per le generazioni più giovani che, oltretutto, potranno anche contare su ulteriori misure quali quelle legate alla c.d. Legge Lo Presti. La manovra garantisce le fasce categoriali più deboli e tende a promuove una maggiore coscienza previdenziale del professionista poiché il meccanismo di premialità è proporzionale al crescere dell'aliquota di contribuzione soggettiva utilizzata».