
«Dai contatti informali intercorsi con la stessa Direzione sia durante la riunione che successivamente, ci è stato palesato che l'attività di raccolta informazioni è prodromica ad una futura attività di tutoraggio fiscale ed è indipendente dall'attività di accertamento», rileva il presidente dell'Odcec di Monza-Brianza, Gilberto Gelosa. Il quale tuttavia ha da subito evidenziato alla Dp il timore relativo agli aspetti sanzionatori indicati nel questionario, attraverso i richiami all'articolo 32 del dpr n. 600/1973, «In esito ai contatti intercorsi, la Direzione provinciale segnala che, trattandosi di questionari generati automaticamente dal sistema, l'aspetto sanzionatorio viene inserito di default in maniera automatizzata», osserva Gelosa. «In realtà, in base agli accordi presi dall'Ordine con la Dp, per la fattispecie in esame non è prevista l'applicazione di sanzioni e, fermo restando l'obbligo di risposta, in caso di motivate difficoltà, i questionari potranno esser restituiti nel più breve tempo possibile».
Versione confermata ieri a ItaliaOggi pure dal direttore provinciale delle Entrate. «Nonostante il richiamo all'articolo 32, già nelle motivazioni del questionario si precisavano le finalità della richiesta», puntualizza Alifuoco, «in più, a chiunque ce lo abbia chiesto in questi giorni abbiamo ribadito sia la non applicabilità delle sanzioni sia la possibilità di prorogare il termine dei 15 giorni in caso di situazioni complesse. Ci rendiamo conto della particolarità del momento, legata tanto ai numerosi adempimenti fiscali di questo periodo quanto alla imminente prossimità delle feste natalizie».
Nessun allarme su sanzioni pecuniarie o possibile disconoscimento degli elementi non prodotti in tempo, insomma. Anche se la mole di dati contabili da estrapolare da stati patrimoniali e conti economici di tre diverse annualità resta piuttosto cospicua. Nel territorio di competenza della Dp brianzola, per il momento sono stati inviati circa 130 questionari dei 500 programmati, su una platea complessiva di «medi» composta da 1.600 soggetti. «Questa mappatura è indispensabile per poter pianificare meglio la nostra attività», conclude Alifuoco, «nel realizzarla, cerchiamo di operare con la massima collaborazione reciproca possibile».