
Le novità. Tre-quattro centesimi (per veicolo/km in media) potranno essere aggiunti al costo di utilizzo delle infrastrutture, per coprire i costi esterni generati dal trasporto su strada. Come l'inquinamento atmosferico e quello acustico. Oltre alle reti di trasporto transeuropee (TEN-T), la direttiva coprirà le autostrade e si applicherà ai veicoli superiori alle 3,5 tonnellate. Se uno stato membro Ue intende concedere deroghe ai mezzi fino a 12 tonnellate, dovrà comunicarne le ragioni alla commissione europea. In cambio, gli stati membri si impegnano a investire il 15% dei ricavi totali nelle reti di trasporto transeuropee. I fondi rimanenti dovrebbero, poi, essere utilizzati per attenuare gli effetti nocivi e sviluppare tutti i sistemi di trasporto in modo sostenibile. Inoltre, gli eurodeputati hanno incluso nella direttiva l'obbligo per gli stati di informare periodicamente la Commissione su tariffe e utilizzo degli oneri percepiti.
Rinnovo flotta. I veicoli a motore meno inquinanti saranno esenti dai costi d'inquinamento fino all'1/1/2014 per la classe di emissione EURO V, e fino al 1/1/2018 per la classe EURO VI. In aree sensibili e montuose, si aggiungerà una maggiorazione fino al 25% per i veicoli più inquinanti (da EURO 0 a EURO II) e, a partire dall'1/1/2015, sarà estesa alla classe EURO III.
Ingorghi. Il tasso di variazione dei pedaggi potrà arrivare fino al 175% in aree congestionate, con tariffe superiori applicabili nelle cinque ore di punta e con tariffe più basse per altri periodi. La Commissione fornirà un elenco di tariffe e orari di applicazione in tutta l'Ue.