"La Grecia deve stare in Europa”, queste le perentorie parole di Mario Draghi. Il piglio del banchiere, accompagnato dalla riapertura dei prestiti Ela alle banche greche ha convinto i mercati che la fase più acuta della crisi è ormai alle spalle.
La
sicurezza del presidente della BCE è stata uno degli ingredienti del rialzo
generale delle Borse.
Sale Tokyo +0,2% per la quinta seduta consecutiva. Nella
settimana il guadagno è del 4,4%.
Vivace Hong Kong +0,8%, preceduta da Shanghai
+1,9% e Shenzhen +2,9%.
Positive anche le Borse Usa. L’indice Dow Jones è salito dello 0,38%, l’S&P 500 circa dello 0,7% e il Nasdaq dell’1,26%.
L’intervento
di Draghi non si è limitato alla Grecia, nello Statement si è curato di
ribadire come prima cosa che il Quantitative Easing procede e continuerà fino a
settembre 2016, e comunque finché l'obiettivo sull'inflazione non sarà
considerato raggiunto.
Gli ultimi sviluppi sui mercati finanziari non hanno
modificato l'opinione del Governing Council che la ripresa si sta consolidando
e che le misure stanno funzionando. Ma se per qualunque motivo si osservasse un
indesiderato inasprimento delle condizioni finanziarie o una modifica dei trend
inflattivi, agiranno senza indugio per correggere la situazione.
Inserendo
questa nota per la prima volta in un Statement ufficiale, il Presidente della
BCE ha inteso rafforzarla.
Draghi ha sottolineato anche il miglioramento della dinamica del credito.