
Niente più sconti per le rate del debito dovute all’Erario sotto i 50mila euro. Con il ripristino della garanzia fideiussoria anche per le rate inferiori a questa cifra, deciso dal Dl legislativo sul credito al consumo (n. 141/2010), la semplificazione introdotta dal Dl incentivi per i contribuenti che scelgono l'accertamento con adesione e la rateizzazione del debito viene così vanificata. Le nuove norme prevedono che sull'importo delle rate successive alla prima siano dovuti gli interessi al saggio legale, calcolati dalla data di perfezionamento dell'atto di adesione e che per il versamento di tali somme il contribuente sia tenuto a presentare idonea garanzia mediante polizza fideiussoria o fideiussione bancaria per il periodo di rateizzazione, aumentato di un anno. Ciò significa in buona sostanza il ritorno dell’obbligo di sostenere costi gravosi per le garanzie bancarie, con le relative ripercussioni economiche e difficoltà nelle richieste di credito per i cittadini e, in particolare per le pmi, in una situazione di mercato ancora molto fragile. E se da una parte il senatore Cosimo Latronico ha inserito nell'ambito del processo di conversione del decreto legge Tirrenia un emendamento con cui si ripristina la garanzia fideiussoria soltanto per importi oltre ai 50mila euro, dall’altra non sono state fornite indicazioni per il periodo che intercorre fino all’entrata effettiva in vigore dell’emendamento, se non un invito dell’agenzia delle Entrate agli enti locali ad applicare la normativa antecedente il 19 settembre, che però sarà in vigore solo dal prossimo 5 ottobre.
a cura della Redazione