Il 20 novembre 2012 è stato pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate il cosiddetto “Redditest”, strumento per la verifica della coerenza tra il proprio reddito ed il tenore di vita sostenuto.
E’ uno strumento che consente al contribuente di esercitarsi in vista dell’introduzione del “Redditometro” a partire dal prossimo gennaio 2013.
Il consiglio è quello di effettuare il Redditest, senza alcuna paura in quanto, una volta scaricato il programma dal sito dell’Agenzia delle Entrate, i dati inseriti (neppure il nome, che può essere fittizio) non resteranno memorizzati sul web.
I redditi da introdurre sono quelli relativi a tutti i componenti della famiglia, al lordo, compresi quelli esenti (indennità di accompagnamento, retribuzioni corrisposte da enti e organismi internazionali etc.), quelli esclusi (assegno periodico per il mantenimento dei figli etc.), quelli soggetti a tassazione separata (emolumenti arretrati, tfr) e quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta (interessi su conto corrente, depositi e certificati di deposito). Per famiglia bisogna intendere quella composta secondo un criterio reale (lo è anche, ai fini del test, quella formata da conviventi).
Per utilizzare il Redditometro quale strumento di autovalutazione efficace è bene seguire i chiarimenti a cura dell’Agenzia delle Entrate, al fine di non incorrere in errori.