Stalking: definizione
Lo stalking (termine inglese traducibile nell’italiano “fare la posta” e divenuto “atti persecutori” nel codice penale) è un reato. Si punisce con il carcere chiunque pedini, assilli, infastidisca pesantemente - con telefonate, insistenti ricerche di contatto - una persona, tanto da causarle gravi stati d’ansia o di paura per la propria incolumità o per quella di un parente prossimo e da costringerla a cambiare abitudini di vita.
(Codice penale articolo 612-bis)
Avv. Barbara Bruno
Ordine degli Avvocati di Milano
Studio Legale Avv. Barbara Bruno
Si commette il reato quando si tengono in maniera ripetitiva comportamenti invadenti, di intromissione, con pretesa di controllo, quando si minaccia qualcuno costantemente, con telefonate, messaggi, appostamenti, ossessivi pedinamenti. Questo tipo di condotta deve arrecare nella vittima un grave stato di timore per la propria salute e per la propria sicurezza o per quella di un altro soggetto a lei vicino, tanto da farle alterare - per sfuggire agli atti persecutori - lo stile di vita quotidiano (con conseguenze quali cambiamento di lavoro, rinuncia a svolgere determinate attività, mancanza di libertà nel decidere itinerari e mezzi di spostamento, variazioni di numero di telefono). Una sola minaccia o un isolato episodio di “tampinamento”, anche se invadente, non sono sufficienti a realizzare il reato di atti persecutori: è necessaria una certa reiterazione delle condotte nel tempo.
In caso di indagini a proprio carico per il reato di stalking è necessario nominare un avvocato penalista di fiducia, affinché possa verificare la fondatezza dell’accusa, l’effettiva sussistenza di questo reato piuttosto che di un'altra ipotesi di reato meno grave, l’attendibilità della vittima che abbia denunciato gli atti persecutori, e scegliere la miglior strategia difensiva possibile, magari svolgendo indagini difensive. Sarà utile verificare, con il supporto del legale, se effettivamente il fatto di cui si è accusati possa rientrare nella descrizione fatta dal codice penale e sia quindi qualificabile come stalking. Se manca anche un solo elemento, formale o sostanziale, infatti, il reato potrebbe non sussistere. La querela per stalking si può sporgere personalmente in un qualunque posto di polizia o direttamente all’ufficio della Procura della Repubblica presso il Tribunale competente. E’ pur sempre consigliabile, però, l’assistenza di un avvocato penalista fin dalla stesura della denuncia-querela o, ancor prima, per la richiesta delle prime ed immediate misure a tutela della stessa vittima (allontanamento dello stalker, divieto di avvicinamento alla persona offesa).
Il reato è perseguibile a querela della persona offesa?
Sì. Il termine per la proposizione della querela è di 6 mesi. Ma il reato resta procedibile d’ufficio, quindi anche in assenza di querela, quando è commesso nei confronti di un minore o di una persona disabile.
Quali sono le pene previste per il reato di stalking?
E’ previsto il carcere, da 6 mesi a 4 anni. Questa pena viene aumentata se gli atti persecutori sono commessi dal coniuge legalmente separato o divorziato, o comunque da una persona che sia stata legata alla vittima da una relazione affettiva. La pena è aumentata, fino alla metà, anche quando gli atti persecutori siano commessi nei confronti di un minore, di una donna incinta o di una persona disabile, oppure quando il reato sia stato commesso con l‘uso di armi o da persona camuffata nell’aspetto.
Cosa si intende per “perdurante e grave stato di ansia o di paura”?
Il concetto di "perdurante e grave stato di ansia o di paura" non fa riferimento ad uno stato patologico, che debba essere accertato clinicamente quasi fosse una malattia, appunto, ma a conseguenze sullo stato d'animo della persona offesa: si pensi al sentimento di esasperazione e di profonda prostrazione per gli atti persecutori subiti. Tali conseguenze devono essere concretamente accertabili e non transitorie, in quanto rappresentano il risultato di una vessazione continuata che abbia sostanzialmente comportato un mutamento nella condizione di normale stabilità psicologica del soggetto.
Sono previste delle misure cautelari per il reato di stalking?
Sì. A chi è sottoposto ad indagine per il reato di stalking è possibile applicare la custodia cautelare in carcere. Tuttavia, da poco è stata introdotta una nuova misura a tutela della vittima del reato di stalking, che consiste nel divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Con il provvedimento che dispone tale divieto, il Giudice ordina all’imputato di non avvicinarsi a luoghi determinati o di mantenere una distanza determinata dai luoghi frequentati dalla persona offesa. Il Giudice può anche prescrivere all’imputato di non avvicinarsi a luoghi frequentati da prossimi congiunti della persona offesa, da persone conviventi con questa o legate da relazione affettiva o può prescrivere di mantenere una distanza determinata da tali luoghi o da tali persone.
Che differenze ci sono tra il reato di stalking e quello di molestie o minacce?
Perché sussista la fattispecie delittuosa degli atti persecutori è necessario il ripetersi di una condotta di minaccia o di molestia. Le condotte, inoltre, debbono produrre l’effetto di provocare disagi psichici (un perdurante e grave stato di ansia o di paura) ovvero timore per la propria incolumità e quella delle persone care o ancora un'alterazione delle proprie abitudini di vita. Quindi lo stalking è caratterizzato da una certa abitualità dei comportamenti di minaccia e di molestia e, a differenza del reato di minaccia provoca un grave e perdurante stato di ansia o di paura o un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto.
Che differenze ci sono tra il reato di stalking e quello di maltrattamenti?
Lo stalking si manifesta prevalentemente al di fuori dei rapporti di convivenza e non si concretizza (almeno non subito o comunque non per forza) in un maltrattamento fisico della vittima ma esclusivamente psicologico.
Gli atti persecutori commessi prima dell’entrata in vigore della legge sullo stalking sono punibili?
In linea di massima no, perché nel momento in cui sono stati commessi, il reato di stalking non era ancora stato introdotto nel nostro codice penale. Tuttavia, essendo il reato di stalking un reato abituale, la consumazione dell'ultima delle ripetute condotte di molestia e minaccia determina l'effettiva realizzazione del reato. Di conseguenza, anche nel caso in cui le condotte persecutorie risultino essere state consumate solo in parte dopo l'entrata in vigore del decreto legge n. 11/2009 (cioè dopo il 25 febbraio 2009), troverà comunque applicazione la fattispecie di cui all'articolo 612-bis codice penale.
27/02/2012 08:17:07
non ero al corrente di questa nuova legge, strano ke fino a pochi anni fa non esisteva,,,, mentre le MINACCE e le MOLESTIE '' non erano punibili..........
15/04/2012 22:18:30
è tutto molto molto brutto per chi lo subisce...
13/06/2012 16:35:28
Da quando mi sono lasciata e ho bloccato il numero di telefono del mio ex ragazzo, lui continua a cercare di chiamarmi minacciando me e il mio amico per mezzo di chiamate dirette al cellulare di mio cugino. Non so piu che fare!
13/06/2012 16:35:36
Da quando mi sono lasciata e ho bloccato il numero di telefono del mio ex ragazzo, lui continua a cercare di chiamarmi, minacciando me e il mio amico tramite chiamate dirette al cellulare di mio cugino. Non so piu che fare!
14/06/2012 10:40:21
Che tenore hanno queste minacce? Come vengono perpetrate e con quali tempistiche? Per capire se si possa versare in un caso di stalking è necessario conoscere tutti i dettagli della vicenda.
21/06/2012 13:57:47
Buongiorno,
vorrei una informazione: il mio vicino di casa continua a minacciare me e mio marito di denunciarci perchè parcheggiamo la macchina in cortile, quando egli stesso ha venduto casa con posto auto nello stesso edificio.
Inoltre tramite l'amministratore ha fatto cambiare la chiave del lastrico, dopo che abbiamo pagato per la ringhiera e altro.
E' reato continuare a minacciare di denunciarci?
18/06/2012 11:07:19
Salve,c'e un numero verde dove potrei chiamare per avere altre informazioni che riguardano lo stalking? oppure un centro di assistenza a Udine?
Grazie mille
01/08/2012 14:29:14
Buongiorno,
9 mesi fa mi sono lasciata per motivi di sicurezza personale ed e stato li che il mio incubo è ricominciato...durante la storia ho subito diverse minacce. Poi quando tutto era finito e diventato ancora peggio...mi sta cercando anche oggi minacciandomi, da poco ho cambiato la scheda e non ho piu i messaggi di prima che ricevevo pero mi se ha presentato diverse volte sotto casa ...minacciandomi che se non esco non se sa quello che mi accadrà. non lo so piu che fare, ultimamente sono arrivata anche al pronto soccorso con diverse crisi di ansia. Cosa dovrei fare?
09/08/2012 11:40:54
Quando tempo può durare il divieto di avvicinamento?
C'è una scadenza oppure si può prolungare fino al processo?
Grazie.
27/08/2012 22:41:49
Anche se non è possibile essere precisi, si può ipotizzare una cifra. un costo?
28/08/2012 16:00:34
E' dal 16/05/2012 che ricevo, quasi tutti i giorni la telefonata da una banca "santander" chiedendomi di un certo Signore (dandomi nome e cognome) e informarndomi che questo signore ha una rata insoluta di un certo prestito, e io continuo a dirle x telefono che non sono al corrente di nulla e che mi stanno comunicando delle informazioni "riservate" di questo tizio.
dal 16/05 al 21/07 da un numero di milano (02/39630 oppure 02/39630701).
poi dal 24/07 al 27/07 con numero sconosciuto
e dal 28/07 ad oggi con un nuovo numero di roma (06/41597977).
L'ultima volta mi sono veramente arrabbiata perchè sono veramente stufa di ricevere tutti i giorni la stessa telefonata.
Al che sono stata costretta a installarmi a pagamento un software sul mio cell chiamato iblacklist per inibile le loro telefonate.
Ma posso continuare così??
cosa mi consiglia di fare.
Grazie e un saluto
Miriam
22/01/2013 18:53:57
buona sera,ce un mio compaesano ke mi sta minaciando di morte ,fra noi due nn ce stato nemeno un bacio,di o detto ke nn mi interesa ,ma lui sempre che mi minacia ,di morte ,cosa devo fare
23/01/2013 11:21:52
Deve sporgere ovviamente denuncia-querela. Se le minacce sono state isolate, occasionali, allora potrà denunciarlo per tale reato. Se invece la situazione è più grave e si protrae da più tempo, e sempre se ne ricorrono i presupposti, si potrà procedere per stalking.
06/05/2013 08:53:06
il mio stolker non perseguita me ma i miei amici gli manda avvisi state lontana da lei ..non vi voglio vedere assieme ..tutti lo temono io non ho prove e tutti temono io ho l ansia quando torno a casa e mi accompagnano a came mi devo comportare le uniche prove potrebbero trovarle nelle vecchie sue telefonate
06/05/2013 10:56:59
Direi che sarebbe bene sporgere denuncia tutti quanti (lei per stalking, eventualmente, ed i suoi amici per minacce o quant'altro).
Le prove possono consistere nella ricostruzione del traffico telefonico o anche nelle testimonianze di tutti i soggetti coinvolti.
12/06/2013 21:32:05
io sono perseguitata da un uomo e l ho denunciato anche tre volte ai carabinieri ma lui mi perseguita comunque... come posso fare?
14/06/2013 09:15:29
Le consiglio di verificare lo stato dei procedimenti avviati a seguito delle precedenti denunce, farsi indicare il nome del PM assegnatario e conferire con lui, al fine di rappresentare la gravità e l'attualità della sua situazione, in modo che si possano adottare, se del caso, provvedimenti urgenti a sua tutela.
Per il resto non posso esserle più precisa, non conoscendo i contenuti delle denunce, i documenti ovvero il materiale ulteriore allegato.