Tanatocronologia: definizione
La tanatocronologia non è altro che la datazione dell'epoca di un decesso, una procedura che si fonda sullo studio comparativo dei fenomeni cadaverici. A essere presi in considerazione sono sia i fenomeni distruttivi trasformativi del cadavere che i fenomeni tanatologici consecutivi, vale a dire le modificazioni che si verificano subito dopo il periodo post-mortale.
Che cos'è la tanatologia?
La tanatocronologia fa parte di quella che viene definita tanatologia, cioè la branca della medicina legale che si occupa dello studio dei fenomeni che permettono di accertare la realtà della morte e dell'identificazione dei segni da cui si può dedurre, oltre all'epoca del decesso, anche la sua rapidità. Se la tanatodiagnosi riguarda le modificazioni che caratterizzano l'organismo umano nella fase di passaggio dalla vita alla morte, con la tanatocronodiagnosi si prendono in considerazione le alterazioni del cadavere non solo sotto il profilo chimico e fisico, ma anche sul piano morfologico, tenendo conto in particolare i vari fattori che hanno la capacità di condizionare la sua evoluzione e i tempi di estrinsecazione relativi.
Quali sono i fenomeni tanatologici?
I fenomeni abiotici, noti anche come fenomeni negativi, immediati sono l'arresto della respirazione, l'arresto dell'attività del cuore e l'arresto della funzionalità del sistema nervoso centrale: essi indicano semplicemente il cessare della vita, e la loro utilità è di tipo tanatodiagnostico e non di tipo tanatocronologico, in quanto non permettono di capire a quando risale un decesso. I fenomeni abiotici consecutivi, invece, includono l'ipostasi, l'acidificazione, la rigidità cadaverica, il raffreddamento del corpo, la perdita di eccitabilità neuromuscolare e la disidratazione, con essiccamento delle mucose e della pelle. Vi sono, poi, i fenomeni trasformativi, noti anche come fenomeni positivi: si tratta dell'autolisi, della putrefazione, della macerazione, della saponificazione, della mummificazione e della corificazione.
Un anatomopatologo.