Ascolto attivo: definizione
L’ascolto attivo viene inteso come la capacità di saper ascoltare con un elevato grado di attenzione e partecipazione comunicativa. In pratica differisce dall’ascolto comunemente inteso come semplice ricezione di informazioni (ascolto passivo).
Saper osservare bene l’interlocutore, percependo anche il suo linguaggio non verbale e il suo tono di voce, favorisce la nostra concentrazione e quindi anche il nostro sistema di ascolto si attiva con maggiore afficacia, come avere un elevato grado di attenzione favorisce la nostra concentrazione e quindi l’ascolto. Osservazione e ascolto si autoalimenteranno così in una spirale positiva che favorisce non solo lo sviluppo di un ascolto attivo, ma anche il miglioramento della competenza di comunicazione interpersonale. Questi elementi risultano essere essenziali anche per l’importante processo di apprendimento degli adulti che viene integrato soprattutto con l’esperienza diretta
Ascolto attivo: come si fa
Un ascolto attivo si ottiene quindi attraverso l’integrazione delle capacità di ricezione, comprensione e assimilazione con quelle di percepire e osservare l’interlocutore. Una volta messo in atto, favorisce un ascolto più efficace, partendo da un presupposto ampio che superi l’abitudine di ascoltare gli altri in modo superficiale e spesso automatico e distratto. Un altro elemento fondamentale che favorisce la capacità di ascolto attivo è la gestione del feedback nella comunicazione; questo si ottiene attraverso la capacità di fare domande aperte o alternative o di verifica e chiarimento. Questa capacità favorisce l’ottenimento di una importante competenza trasversale che permette l’instaurarsi di relazioni interpersonali positive e cioè l’empatia.Ascolto attivo: da chi imparare
Il coach è il professionista che nel suo lavoro mette in pratica i principi dell'ascolto attivo e conosce gli strumenti per trasmetterli agli altri.